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Valutazione del rischio di sanguinamento da terapia antitrombotica


La terapia antitrombotica, che fa uso di antiaggreganti piastrinici e di anticoagulanti, rappresenta il trattamento standard per la malattia coronarica acuta e cronica. Un limite di questo trattamento è rappresentato dall’aumentato rischio di sanguinamento.
I pazienti anziani, che rappresentano la popolazione che sviluppa più facilmente la malattia coronarica, è anche quella più soggetta al sanguinamento come complicanza.

Fino a poco tempo fa l’Acido Acetilsalicilico ( ASA, Aspirina ) era il solo antiaggregante efficace nella popolazione anziana.

Gli studi clinici TRITON e PLATO hanno dimostrato che i più nuovi ADP bloccanti, come Prasugrel ( Efient ) e Ticagrelor ( Brilique ), sono più efficaci di Clopidogrel ( Plavix ), anche se le analisi post-hoc hanno evidenziato che i benefici sembrano ridursi nei pazienti di età superiore ai 75 anni.

Altre analisi hanno mostrato che gli anziani non traggono interamente beneficio dalla terapia con gli antagonisti dei recettori della glicoproteina IIb/IIIa, tra cui Abciximab ( ReoPro ), Eptifibatide ( Integrelin ) e Tirofiban ( Aggrastat ).

Per gli anticoagulanti, ci sono meno dati sul rischio di sanguinamento in relazione all’età. Nei pazienti anziani sottoposti a fibrinolisi, l’Eparina a basso peso molecolare aumenta il rischio di sanguinamento in modo significativo rispetto all’Eparina non-frazionata. Nei pazienti di età più avanzata l’Eparina a basso peso molecolare deve essere impiegata a dosaggi più bassi.
L’incidenza di sanguinamento associato con il più nuovo anticoagulante, Bivalirudina ( Angiomax ), risulta aumentata nell’anzianno, rispetto ai pazienti più giovani.

Secondo Freek Verheugt dell’OLVG Hospital in Olanda, per l’Acido Acetilsalicilico c’è chiara dimostrazione che non esiste distinzione tra pazienti anziani e quelli più giovani riguardo alla riduzione del rischio degli endpoint ischemici, ma per il Clopidogrel questo beneficio è meno apparente.
Non è ben definito l’effetto dei più nuovi bloccanti il recettore ADP, come Prasugrel e Ticagrelor.
Inoltre, nessun chiaro beneficio è stato osservato per i pazienti anziani trattati con i bloccanti del recettore della glicoproteina per sindromi coronariche acute. ( Xagena2010 )

Fonte: European Society of Cardiology Meeting, 2010


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